Un altro Bonus interessante è quello per i mobili e gli elettrodomestici (purché siano di classe elevata) che è stato prorogato fino al 2025. Noi ci siamo informate, ma vediamo insieme di che si tratta:

Quali mobili ed elettrodomestici rientrano nel Bonus?

La detrazione spetta per le spese sostenute all’acquisto di:

  • Arredo ad esempio letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione;

  • Forni di classe non inferiore alla A;

  • Lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie di classe non inferiore alla E;

  • Frigoriferi, congelatori, stufe elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento ed altre apparecchiature dotate di etichetta energetica di classe non inferiore alla F.

  • con l’esclusione di porte, pavimenti e tendaggi.

In che modo?

Si può usufruire di una detrazione Irpef spalmata in 10 anni pari al 50 % delle spese sostenute in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi, purché sia utilizzata per interventi iniziati dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell'acquisto. Quindi, per il 2022 è necessario che i lavori di ristrutturazioni siano iniziati dal 1° gennaio 2021.

La detrazione va calcolata su un importo massimo di 10.000 euro, al netto delle spese sostenute nel 2021 per le quali si è fruito del bonus, quindi il finanziamento pubblico massimo per tali spese sarà di 5.000 euro ad unità immobiliare.

Il bonus mobili non ammette la possibilità dello sconto in fattura o la cessione del credito, con cui il finanziamento spettante può essere direttamente sottratto dal prezzo finale di vendita. Su questo incentivo non ha perciò alcun effetto il DL Anti-frodi (157/2021), che invece stabilisce la necessità del visto di conformità per le agevolazioni ristrutturazione che si sfruttano con sconto e cessione.

La detrazione non utilizzata in tutto o in parte, non si trasferisce né in caso di decesso del contribuente né in caso di cessione dell’immobile oggetto di intervento di recupero edilizio. Questo vale anche quando con la cessione dell’immobile sono state trasferite all’acquirente le restanti rate della detrazione delle spese di recupero del patrimonio edilizio.

Tra gli oneri del cittadino, poi, si raccomanda, assolutamente, la conservazione dei documenti necessari a richiedere il bonus e l’invio di questi all’ENEA:

  • ricevuta del bonifico;

  • ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito);

  • documentazione di addebito sul conto corrente;

  • fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

Chi può usufruirne?

Per avere la detrazione occorre effettuare i pagamenti con bonifico parlante, carta di debito o credito in modo che siano tracciabili. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento, così come non si può ricevere lo sconto in fattura o la cessione del credito. Se il pagamento è disposto con bonifico bancario o postale, non è necessario utilizzare quello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia.

La normativa dell’agevolazione fa una differenza tra edifici condominiali e unifamiliari, dove i primi vengono ammessi, per le spese di oggetti da destinarsi alle parti comuni, anche se sono state svolte operazioni di manutenzione ordinaria della struttura:

  • Per le villette, ovvero gli edifici unifamiliari, questi possono richiedere il bonus mobili 2022 se sull’immobile sono state svolte ristrutturazioni edilizie di interni o esterni oppure le seguenti operazioni di manutenzione straordinaria: sostituzione dei vecchi servizi igienici, sostituzione della caldaia, degli infissi, installazione di stufe a biomassa combustibile (il pellet), costruzione di scale, installazione degli ascensori e anche le operazioni che riguardano l'efficientamento energetico.

  • Gli edifici condominiali, possono richiedere il bonus mobili, oltre che nelle casistiche indicate prima, anche per operazioni di manutenzione ordinaria (es. varie riparazioni come anche la tinteggiatura delle pareti e dei soffitti, sostituzione di pavimenti o sanitari). Ma in questo caso anche mobili ed elettrodomestici dovranno essere collocati nelle parti comuni.

Già vi anticipiamo che dopo il 31-12-2022 l’agevolazione sarà attiva per un altro biennio (2023-2024), ma con un'ulteriore riduzione degli importi, perché la spesa massima agevolabile sarà di 5.000 euro e quindi il bonus mobili offrirà un massimo di 2.500 euro di detrazione per unità immobiliare.

Per altre informazioni vi consigliamo di dare uno sguardo sul sito dell’Enea, alla pagina https://detrazionifiscali.enea.it/ e di venirci a trovare in Boutique per ogni tipo di esigenza!


La Redazione di Kreaidea